Corridoio

sanmichele_corridoioNelle opere artistiche, raccolte in questo Museo, si riflettono avvicendamenti politici e culturali dal passato bizantino all’ottocento.

Tali testimonianze cariche di suggestioni, provenienti da chiese locali sono raggruppate in queste belle sale luminose del Seminario Vescovile, voluto dal Vescovo Giuseppe Cavalieri, nel 1668.

Trovano posto dipinti che appartengono a tre filoni artistici, a trame pittoriche d’ispirazione bizantina, veneta e napoletana.

Nel corridoio di accesso del Museo sono esposti i ritratti dei Gesuiti: S. Ignazio di Loyola e Francesco Saverio della seconda metà del seicento sistemati nella Chiesa dei Gesuiti in Piazza Garibaldi e collocati, poi, nella Chiesa di S. Teresa.

Siamo di fronte ad immagini in cui sono evidenti i caratteri fisionomici, supportati da valori plastici e pittorici.

Segue nello stesso spazio, una tela raffigurante “San Michele Arcangelo” di scuola locale della prima metà del settecento, opera dalla cromia vivace, proveniente dalla chiesa di S. Martino.

Trovano inoltre, collocazione sulla stessa parete una copia manierata dell’Annunziata del De Mura proveniente sempre dalla Chiesa dei Gesuiti, della seconda metà del settecento di impianto scenografico; un “S. Luigi in gloria” della fine del settecento di contenuto devozionale e il ritratto del Vescovo Raimondo Fusco che ci porta alla ritrattistica del primo Ottocento per il suo forte chiaroscuro.

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