Massimo Romanazzi  presenta l’installazione  Sopra l’ombra dei tigli

Il prossimo appuntamento con l’Arte Contemporanea è per venerdì 18 alle ore 18,30; Massimo Romanazzi  presenta l’installazione  Sopra l’ombra dei tigli, il  quarto movimento di Innesti, una serie di installazioni e dialoghi connessi al progetto Prospicio – installazione site-specific di Marina Quaranta presso la “Biblioteca Mons. Pedicini” nel Museo Diocesano di Monopoli.

Sopra l’ombra dei tigli concretizza un’interpretazione delle suggestioni innescate dall’opera della Quaranta, che ha risemantizzato lo spazio che l’ha determinata. 

Prospicio, entrata a pezzi nella sala della biblioteca si è fatta volume in rapporto al luogo, architettura contenuta nell’architettura, baldacchino in chiesa, studiolo in Biblioteca. I temi dell’abitare cari all’Autrice messi, fuor di metafora, in prospettiva, determinano una forte volontà ascensionale che si fa segno verticale nella stanza. 

L’installazione di Romanazzi la arricchisce con un segno orizzontale che porta con sè una personale interpretazione dell’abitare in rapporto alla sua biografia, alla propria casa, al suo studio affacciato su una piccola piazza, sopra l’ombra dei tigli. “Se dovessi portare in tasca la mia casa, oggi, porterei in tasca un libro con una foglia di tiglio fra le pagine.”

Massimo Romanazzi, architetto, nel corso degli anni ha elaborato e seguito diversi progetti nel campo dell’architettura, della grafica, della fotografia, del video e del teatro, collaborando all’ideazione e realizzazione di istallazioni site-specific. Fa parte del collettivo Macrohabitat, nùevù design studio, altereco. È tra gli ideatori del micro-festival Disimpegno | appunti intorno all’abitare.

L’esposizione dell’installazione site-specific P R O S P I C I O, di Marina Quaranta, è prorogata fino al 7 gennaio 2023.

LE INIZIATIVE DI NOVEMBRE

Numerose le iniziative programmate nel mese di novembre presso il Museo Diocesano, i due concerti di musica barocca del Festival ApuliAntiqua (il prossimo domenica 20 alle ore 18.00), mentre sabato 19  si terrà la presentazione del volume di don Sandro Ramirez ASCOLTA! LA PAROLA TI FA CHIESA.

Interessante la nuova installazione di arte contemporanea di Massimo Romanazzi Sopra l’ombra dei tigli, che sarà presentata venerdì 18 alle ore 18,30; è il  quarto movimento di Innesti, una serie di installazioni e dialoghi all’interno del progetto Prospicio – installazione site-specific di Marina Quaranta presso la “Biblioteca Mons. Pedicini” nel Museo Diocesano di Monopoli.

Sopra l’ombra dei tigli concretizza un’interpretazione delle suggestioni innescate dall’opera della Quaranta, che ha risemantizzato lo spazio che l’ha determinata. 

Prospicio, entrata a pezzi nella sala della biblioteca si è fatta volume in rapporto al luogo, architettura contenuta nell’architettura, baldacchino in chiesa, studiolo in Biblioteca. I temi dell’abitare cari all’Autrice messi, fuor di metafora, in prospettiva, determinano una forte volontà ascensionale che si fa segno verticale nella stanza. 

L’installazione di Romanazzi la arricchisce con un segno orizzontale che porta con sè una personale interpretazione dell’abitare in rapporto alla sua biografia, alla propria casa, al suo studio affacciato su una piccola piazza, sopra l’ombra dei tigli. “Se dovessi portare in tasca la mia casa, oggi, porterei in tasca un libro con una foglia di tiglio fra le pagine.”

Massimo Romanazzi, architetto, nel corso degli anni ha elaborato e seguito diversi progetti nel campo dell’architettura, della grafica, della fotografia, del video e del teatro, collaborando all’ideazione e realizzazione di istallazioni site-specific. Fa parte del collettivo Macrohabitat, nùevù design studio, altereco. È tra gli ideatori del micro-festival Disimpegno | appunti intorno all’abitare.

L’esposizione dell’installazione site-specific P R O S P I C I O, di Marina Quaranta, è prorogata fino al 7 gennaio 2023.

CAMBIARE PER ESSERE FEDELE

Un’ermeneutica per la storia della Chiesa da Nicea alla post-cristianità

Giovedì 20 ottobre alle ore 17,30, presso il Museo Diocesano di Monopoli, il prof.  Vincenzo Robles, già docente di Storia Contemporanea e Storia del Movimento Cattolico presso l’Università di Foggia, ha presentato il volume di Achille Mirizio CAMBIARE PER ESSERE FEDELE. 

S. E. Mons. Giuseppe Favale, Vescovo della Diocesi di Conversano Monopoli, ha introdotto i temi affrontati nel volume, l’incontro è stato moderato dal prof. Achille Chillà.

Il saggio di Achille Mirizio offre un percorso orientativo nelle vicende della storia della Chiesa, che grazie all’attenzione ai cambiamenti del mondo è rimasta fedele a sé stessa e al suo compito, operando riforme nei costumi e nell’organizzazione. 

L’Autore si richiama ai documenti e allo “spirito” del Concilio Vaticano II (1962-1965) considerandoli decisivi per cogliere il carattere dinamico del rapporto tra continuità e discontinuità, sotto il profilo storico e teologico, nella relazione fra Tradizione e Riforma nella storia della Chiesa, dal Concilio di Nicea ai giorni nostri. Il tema della riforma sembra quello che garantisce meglio alla Chiesa cattolica la linea della continuità di fronte ad un tempo che ha smarrito i caratteri della cristianità sostituendoli con valori di stampo mondano, poco inclusivi nei confronti dei sempre più numerosi poveri ed emarginati.
Achille Mirizio ha insegnato Storia e Filosofia al Liceo Classico “E. S. Piccolomini” di Siena ed è docente a contratto di Storia della Chiesa presso il Dipartimento di Scienze Storiche e Beni culturali dell’Università degli Studi di Siena. È membro dell’Istituto Storico Diocesano di Siena, di Colle di Val d’Elsa e Montalcino, di cui è cofondatore dal 1992, e che dirige. Sotto la guida di Gabriele De Rosa ha condotto ricerche sul movimento cattolico italiano e studi sulla storia della Chiesa di Siena in età contemporanea. In tale ambito ha pubblicato numerosi articoli e volumi.

Giornata del Contemporaneo:  P R O S P I C I O – Innesti

Sabato 8 Ottobre, in occasione della Giornata del Contemporaneo, presso il Museo Diocesano di Monopoli, prenderà forma il secondo movimento di “Innesti”, incursioni programmate all’interno del progetto Prospicio – Installazione site-specific di Marina Quaranta

            /Mediterranei                    |Racconti di viaggio 

                di Giuseppe Ciaccia                                     di Dino Lorusso

 Interventi 

 LO SPAZIO DEL CONTEMPORANEO NEL MUSEO DIOCESANO DI MONOPOLI 

di Miranda Carrieri – Direttore del Museo Diocesano   

 IL MUSEO CONTEMPORANEO E L’IMPORTANZA DELLE RETI. L’ESEMPIO PUGLIA

di Luigi De Luca – coordinatore dei Poli Biblio-Museali della Regione Puglia

Mediterranei è il titolo della riflessione di Giuseppe Ciaccia sulla  complessità incontenibile che non si lascia ridurre ad un solo verso architetto e docente di Storia dell’Arte presso il Liceo Artistico Luigi Russo di Monopoli.” Il Mediterraneo è una e il suo valore sta proprio in questa straordinaria molteplicità di voci, nessuna delle quali può soffocare l’altra. Un contesto in cui le diversità sono tali da sempre e da sempre sono ricchezza. Un mondo non declinabile al singolare di cui l’arte contemporanea si fa specchio. 

Il suo intervento è strettamente connesso con l’altro Innesto, questa volta di tipo installativo dal titolo “Racconti di Viaggio” a cura di Dino Lorusso, architetto e designer, che metterà in dialogo design e fotografia a memoria del suo Mediterraneo.

Saranno presentate immagini di Mokha, città fantasma (un porto dello Yemen famoso nel XVI e XVII secolo, da cui partiva il caffè destinato alle capitali europee) e  Nur  una scatola della memoria un po’ lanterna, un po’ lampada di Aladino.La direttrice del museo, Miranda Carrieri, parlerà degli spazi destinati all’Arte Contemporanea nel Museo Diocesano, mentre  Luigi De Luca – coordinatore dei Poli Biblio-Museali della Regione Puglia, illustrerà la rete museale attivata dalla Regione allo scopo di creare best practices di gestione, valorizzazione e comunicazione del patrimonio museale.

IL MUSEO DIOCESANO DI MONOPOLI PARTECIPA ALLA MOSTRA SU I NORMANNI A MENNHEIM 

Uno dei manufatti più antichi e preziosi esposti nel Museo Diocesano di Monopoli è stato inserito nella mostra internazionale I NORMANNI. UNA STORIA DI MOBILITÀ, CONQUISTA E INNOVAZIONE, appena inaugurata a Mannheim in Germania. 

Si tratta della stauroteca in oro argento e smalti, il reliquario della Vera Croce, realizzato in un laboratorio della Corte di Costantinopoli per un alto dignitario o per un vescovo, che fa parte del Tesoro della Concattedrale. 

E’ stata inserita nella sezione relativa all’attività dei Normanni nel Mediterraneo, documentando i  rapporti con l’Impero bizantino, al centro delle ambizioni normanne. Dopo aver cacciato i Bizantini dall’Italia, si mossero più volte in direzione dell’impero orientale, minacciandone il fulcro del potere: Costantinopoli. Raggiunta l’Italia meridionale   dal 1042 assunsero il titolo di “Conti di Puglia”.

La mostra, organizzata in collaborazione tra Germania e Francia, con la partecipazione di  istituzioni tedesche e internazionali (Italia, Francia, Inghilterra, Spagna, e Paesi scandinavi) con il sostegno di sponsor privati e dei Comuni del territorio, sarà a Mannheim fino a febbraio per essere poi trasferita a Rouen in Francia, ma la stauroteca non parteciperà a questa seconda esposizione, rientrerà nella teca del museo a marzo.

Il réport della mostra sarà illustrato dalla dr.ssa Miranda Carrieri sabato 24 settembre alle ore 17,30 presso il Museo Diocesano, nell’ambito del programma delle Giornate Europee del Patrimonio. 

                                                                                                                     IL DIRETTORE

                                                                                                                   Miranda Carrieri

GEP 2022 al Museo Diocesano di Monopoli

In occasione delle GEP – Giornate Europee del Patrimonio (European Heritage Days), la più estesa e partecipata manifestazione culturale d’Europa, per sabato 24 e domenica 25 settembre presso il Museo Diocesano di Monopoli è stato predisposto un interessante programma di iniziative.

Il tema italiano delle GEP 2022 “Patrimonio culturale sostenibile: un’eredità per il futuro” riprende lo slogan europeo “Sustainable Heritage”, scelto dal Consiglio d’Europa e condiviso dai Paesi aderenti alla manifestazione, con una riflessione sul patrimonio culturale come eredità per le generazioni future

La tematica è di attualità e propone una riflessione sulla gestione sostenibile del patrimonio culturale e del paesaggio e su come questo possa contribuire a un futuro più sostenibile da un punto di vista ambientale, sociale ed economico, anche in funzione del raggiungimento degli specifici obiettivi fissati dalle Nazioni Unite per il 2030.

Di seguito il programma del Museo Diocesano, con richiesta di diffusione.

SABATO 24 SETTEMBRE

 Orari di apertura 9.00/13.00 e 17.00/22.00 – Gli studenti del Liceo Artistico  L. Russo di Monopoli  effettueranno visite guidate al museo

 Ore 9.00    TRA STORIA E TERRITORIOTREKKING da Monopoli all’abbazia-castello di  S. Stefano e visita guidata al castello con partenza Largo Cattedrale.  Nella passeggiata lungo la costa, saranno illustrati gli aspetti naturalistici e l’evoluzione del paesaggio. Arrivo previsto alle ore10,30, il percorso si conclude al castello di S. Stefano, è opportuno organizzarsi autonomamente per il rientro. Adesione su prenotazione (tel. 080 748002 nelle ore di apertura del museo).     Il trekking e la visita guidata saranno condotti da Achille Chillà

Ore 10.30    UN LOGO PER IL MUSEO  Presentazione del nuovo logo del Museo Diocesano realizzato dagli studenti del Liceo Artistico L. Russo, coordinati dai docentiOre 17.30I NORMANNI. UNA STORIA DI MOBILITÀ, CONQUISTA E INNOVAZIONERéportage sulla mostra internazionale inaugurata a Mannheim – Germania, ove è attualmente esposta la stauroteca bizantina del Museo Diocesano,   a cura di Miranda Carrieri

Prospicio – installazione site-specific di Marina Quaranta

A cura di Manuela De Leonardis e Massimo Romanazzi

Il Museo Diocesano di Monopoli torna a proporre l’arte contemporanea ospitando presso la sua sede, all’interno della storica “Biblioteca Mons. Pedicini”, l’installazione site-specific di  Marina Quaranta dal titolo Prospicio.

    Lo spazio suggestivo della biblioteca, rimasto immutato per quasi due secoli, ove il tempo sembra essersi fermato, ha ispirato l’installazione dell’Artista, che ha voluto creare con segni, annotazioni e citazioni una macchina scenica su cui frammenti di memorie e simboli si materializzano seguendo la visione dell’Autrice.

   “Prospicio’’ è il lemma latino che dà origine al termine prospettiva, significa avere la vista in su ma anche guardare avanti, vedere lontano, fare la guardia, stare in osservazione, badare, aver cura, osservare, scorgere, spiare, intravedere… rimandando, dunque, ad un senso di visione a tutto tondo della realtà, che ne abbraccia tutte le manifestazioni.

 Marina Quaranta ha concepito quest’opera come una “macchina prospettica”, un’architettura nell’architettura, come avviene nella celebre tavola di San Girolamo nello studio (1474-75 ca.) di Antonello da Messina, dove però lo spazio si fa più intimo, proprio come nel quadro di Lazzaro Bastiani, capolavoro del Museo Diocesano di Monopoli, dedicato allo stesso soggetto (San Girolamo nello studio e donatore 1475 – 1480 circa).

  Analogamente prendono forma spunti letterari, come il racconto distopico La biblioteca di Babele di Jorge Luis Borges, dove la biblioteca viene descritta come un luogo infinito in cui eterni “viaggiatori” vagano nel tempo e nello spazio “alla ricerca di un libro, del catalogo dei cataloghi” e parlano di “scale senza gradino, dove per poco non si ammazzano”, di speranza e scoramento, di contraddizioni infinite.

   Un altro riferimento è Merzbau di Kurt Shwizzer in cui luogo, architettura e scultura si fondono prendendo la forma dello studio temporaneo dell’artista orientato in verticale, dove il frammento si fa segno, appunto, intuizione.

   La “scala” diviene contenitore-wunderkammer, un caleidoscopio di rimandi, una scatola magica che cela alcune opere e ne espone altre; una macchina del tempo, in cui il passato, il presente e il futuro prendono forma in un progetto ascensionale che invita a far fluire e incrociare i pensieri, tra narrazione, citazione e immaginario. 

   L’inciampo genera la scoperta, il racconto utilizza la fiaba e riflette sull’iconografia delle opere esposte, “l’arte torna arte”, la preghiera, il pensiero, il vissuto personale, s’intrecciano e diventano un tutt’uno con il luogo. 

   Marina Quaranta invita ad entrare in questo spazio, che è fisico e visionario, per perdersi; chiudersi per aprirsi, mostrando il proprio mondo mentre lo si nasconde, perché tutto sfugge, nulla è mai abbastanza compiuto e la visione è sfocata, consapevole che il viaggio di chi cerca è sempre incerto.

INNESTI

Prospicio è un luogo nel luogo e la biblioteca, pur essendo lo spazio in cui ognuno si isola nel proprio viaggio di ricerca, è allo stesso modo punto di incontro, aperto “ai viaggiatori”…

Quest’opera vuole diventare dimora ospitante per le persone incontrate nel corso del tempo, dunque INNESTI, è il titolo del programma di interventi esterni che prevede il contributo di alcuni amici dell’Artista che hanno condiviso con lei momenti di ricerca; parteciperanno al suo lavoro attraverso apporti multidisciplinari che comprendono la filosofia, la letteratura, l’architettura, la fotografia, il disegno, il viaggio…

In accordo con lei, gli “ospiti” potranno condividere le opere esistenti o utilizzarne alcune parti per allestire un percorso personale, presentare un oggetto d’affezione o un libro da mostrare o magari da nascondere…

Partecipazioni: 

 “Mediterranei” di Giuseppe Ciaccia

                              “Racconti di viaggio” di Dino Lorusso

“Inciampi” di Massimo Romanazzi

                              “Da Ulisse a Zarathustra: l’interminabile cammino” di Giuseppe Liuzzi

Notizie biografiche:

Marina Quaranta è nata nel 1978 a Castellana Grotte, dove vive e lavora. Diplomata in Scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dal 2008 insegna Discipline Plastiche e Scultoree al Liceo Artistico Luigi Russo di Monopoli. Dal 2014 al 2016 è stata docente di disegno per la scultura all’Accademia di Belle Arti di Bari. L’installazione e la scultura sono i linguaggi artistici con cui si esprime principalmente, ricorrendo a materiali diversi per suggerire molteplici letture dell’opera. Affronta il tema dell’abitare, esplorando il rapporto tra spazio fisico e mentale, interno ed esterno, memoria e quotidiano.  I suoi lavori, sono punteggiati di simboli e metafore che tracciano una sorta di “biografia emotiva” in cui s’intrecciano la memoria personale con quella dei luoghi ospitanti.

Ha esposto in molte collettive in Italia e all’estero, tra queste: 2021 – Patine Verticali, intervento di public-art , Castellana Grotte (BA);  2016 –  Sonora, MUSMA, Museo della Maiolica, Laterza (Ta); 2015 – Red Line, istallazione di public art, Primavera Mediterranea, via Argiro, Bari; Dimensioni Parallele, Museo Archeologico di Bitonto (BA); Uovo Kids (a cura di Massimo 

Torrigiani e Manuel Morisetti), Sala Murat, Bari; 2014 – Evoca, istallazione site specific, ex Scuola rurale di Genna, Castellana Grotte (BA); L’altro Punto (a cura di Elisabetta Longo), Teatro Margherita, Bari; 2007 – Le tour d’horizon, Galleria Koma, Mons (Belgio); 2006 – Building-Art, GAMEC-Museo d’Arte Moderna e Contemporanea, Bergamo; 2005 – HP, Hipegallery, Assab One, Milano; Esami in galleria (a cura di Marco Pellizzola) Galleria Corraini, Mantova; 2004 – Mostra Bianca (a cura di Adriana Martino), Centro d’Arte Contemporanea Bannata, Piazza Armerina (EN); Railwaystories (a cura di Adriana Martino), Stazione Centrale, Pescara.

 Con il Patrocinio del Comune di Monopoli e la collaborazione di Unipol Sai – Assicurazioni, Agenzia Generale di Putignano

28 Agosto -16 Ottobre 2022

Apertura: dal martedì alla domenica ore  10.30/13.30  e 17.30/20.00,  lunedì chiuso

Domenica 28 agosto, giornata dell’inaugurazione, il museo sarà chiuso nella mattinata e resterà aperto fino alle ore 22,30 (ultimo ingresso alle ore 21.45)

PER I 20 ANNI DEL MUSEO DIOCESANO

Venerdì 1 luglio 2022 è stato avviato un programma di incontri per celebrare il ventennale della costituzione del Museo Diocesano di Monopoli, il primo museo della città e attualmente l’unico con aperture fisse, istituito con decreto di S. E. Mons, Domenico Padovano il 29 giugno 2002.

 Ha tenuto la conferenza scientifica lo studioso Andrea Fiore che ha illustrato le manifestazioni della pittura Veneta in Puglia, cui si riferiscono alcuni tra i maggiori capolavori esposti nel museo. 

A  parlare della realizzazione del museo è stato mons. Vito Domenico Fusillo, vicario generale, che seguì direttamente le vicende legate alla sua costituzione. Il Museo Diocesano di Monopoli conserva ed espone prevalentemente opere proveniente da edifici religiosi ormai chiusi al culto, numerosissimi nella città. La Diocesi volle che le testimonianze di fede, arte e storia della comunità, riflesso anche della storia cittadina e degli avvicendamenti culturali che l’hanno segnata, continuassero ad essere fruibili, creando così anche un polo di valorizzazione del territorio. 

Tra i dipinti, ordinati per sezioni dagli studiosi che si sono occupati dell’allestimento del museo nel 2002, Clara Gelao e Vittorio Savona, spiccano nella SALA DELLA PITTURA NAPOLETANA, opere di Paolo Finoglio, Giambattista Lama, Andrea Miglionico, Alessandro Fracanzano, a testimoniare i consolidati rapporti con la capitale del Regno, le sue botteghe ed i suoi artisti.

Nella SALA DELLA PITTURA VENETA oltre al capolavoro della maturità di Lazzaro Bastiani, raffigurante S. Girolamo nello studio con accanto il committente dell’opera, il medico Saladino Ferro, sono esposte opere di Palma il Giovane, Francesco Vecellio, Paolo Veronese, Costantino Da Monopoli.

Tra i manufatti più antichi e preziosi vi è sicuramente la stauroteca bizantina, in argento dorato con smalti cloisonné, il reliquiario della Vera Croce, realizzato in un atelier della corte di Costantinopoli, capitale dell’impero bizantino.Direttore del museo, ospitato nelle belle sale dell’ex Seminario, è stato fino alla sua morte il Prof. Michele Depalma, docente dell’Accademia d’Arte e raffinato artista. Attualmente la direzione è affidata alla dr,ssa Miranda Carrieri, che ha già diretto musei nazionali.

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