Sala delle Icone

sala1Dal corridoio si accede ad una suggestiva saletta, dove campeggia la icona della Madonna, impropriamente detta dello Zaffiro, proveniente dalla Chiesetta di S. Maria, e successivamente situata in Cattedrale.

La icona di Monopoli, secondo fonti certe, dovrebbe essere copia di quella di S. Maria in Portico a Roma e nella impostazione, ha anche rapporto con la icona di Rutigliano.

Prescindendo, comunque, dalla ipotesi, questa immagine del XV secolo che ricalca gli schemi della figura della Madonna della Madia di Monopoli è un’opera raffinatissima in cui il fondo d’oro, le linee e la purezza formale si coniugano con i valori mistici.

Altra icona significativa è quella della Madonna delle Grazie del 1300, proveniente dalla Chiesa di S. Pietro.

Da notare la figuretta in basso a sinistra della donatrice orante che distingue il dipinto dal solito schema iconografico che è quello dell’Hodighitria con insignificanti variazioni.

Altre due valide copie mostrano le immagini della Madonna con il Bambino di significato votivo del XVIII secolo, una proveniente da S. Salvatore, l’altra da S. Pietro.

Particolare valore iconico ha la tavola seicentesca della Madonna di Loreto con il Bambino, in cui il verticalismo delle figure e la seraticità non vanificano il senso devozionale dell’opera.

Di Ignazio Montella è la tela, proveniente da S. Pietro, tardo settecentesca, della Madonna con il Bambino benedicente, caratterizzata da colori vivaci e soffusa di grazia.

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